Come affrontare la paura improvvisa di Babbo Natale? (Quindi di una figura sconosciuta)

La paura è fisiologica, ciò che non conosco mi spaventa quindi è normale.

L’indicazione è non forzare ma rassicurare

Pertanto paragonare la figura sconosciuta con una figura rassicurante nella fattispecie si può paragonare Babbo Natale ad un nonno buono, dolce, gentile, che fa regali. 

Non obbligare il bambino ad andare verso Babbo Natale. 

Esporre il bambino in modo graduale alla figura di Babbo Natale attraverso storie, libri, racconti, film e cartoni… 

Se il bambino ha paura dell’arrivo notturno di Babbo Natale, addormentarlo insieme all’adulto rassicurandolo che Babbo Natale non entra in camera, non si fa vedere ma anzi se un bambino si sveglia sparisce per magia. 

Come faccio a mettere a letto mia figlia prima? Anche se la porto alle 21.00 prima delle 22.00 non si addormenta. Chiede storie, canzoncine e vuole che stiamo lì con lei.

La struttura della giornata influisce molto sull’addormentamento. Quindi in primis dobbiamo chiederci: ha sonno la sera? Potrebbe non avere sonno se dorme troppo al pomeriggio, oppure  se mangia troppo tardi o troppi cibi zuccherati o se è esposto agli schermi come telefono e tablet che sono maggiormente eccitanti rispetto alla tv. 

Secondo può influire il tempo vissuto con i genitori durante la giornata, ad esempio se ci si vede solo la sera questo può indurre il bambino a prolungarsi durante la fase di addormentamento pur di passare un pò di tempo con mamma e papà.

Terzo potrebbe essere una forma inconscia di controllo sul genitore da parte del bambino, in tal caso è necessario anticipare già a cena dicendo: “alle 21.00 dopo aver guardato i cartoni, la mamma o il papà ti accompagneranno al bagno, ci laveremo, metteremo il pigiama, andremo a letto, leggeremo una storia (oppure si dice una filastrocca, o una canzone come si è abituati) e poi spegneremo la luce e la mamma o il papà rimarranno lì accanto a te in silenzio ma si dorme” e si rimane fermi. In tal modo viene favorito il rilassamento, si crea una routine. 

Per scandire il tempo può essere utile usare le clessidre per bambini, o visualizzare l’orologio. Utile può essere utilizzare una lucina notturna se il problema è la paura di rimanere da soli al buio. 

Care maestre mia figlia non vuole proprio rimettere a posto i giochi. Quando ha finito di giocare per esempio prima di cena, e le dico di riordinare per andare a mangiare, ogni volta mille storie, capricci e pianti. Non so più cosa fare. Spesso finisce che si fa tardi e riordino io…

Si ritiene necessario premettere che il bambino è di natura disordinato poiché la fase evolutiva in cui è immerso è la fase esplorativa però è corretto educarlo al riordino dopo l’utilizzo dei giochi.

All’avvio del gioco preannunciare che prima di cena ci sarà il momento del riordino. 

Preannunciare qualche minuto prima che sta per finire il tempo di gioco e che è quasi ora di riordinare. Dare un tempo adeguato per il riordino senza mettere fretta. 

Al momento del riordino “fare insieme” genitore e figlio così il bambino non si sente solo e di dover fare tutta quella fatica solo lui. Facendo insieme ha modo di imparare come si fa, imparare un metodo, uno stile..  

Oppure un suggerimento può esser quello di insegnargli a mettere via subito il singolo gioco quando si ha finito di usarlo oppure ridurre la quantità di giochi disponibili. 

Nei casi estremi in cui non si riesca ad ottenere un miglioramento, si possono mettere i giochi in luoghi accessibili solo all’adulto cosi il bambino deve chiedere ogni volta il gioco e rimetterlo in ordine per averne un altro ciò può favorire l’acquisizione ma non favorisce l’autonomia pertanto la si propone come soluzione temporanea.